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SQLite3

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Autore: Richard Hipp

Licenza: Freeware

Lingua: italiano

Prezzo: Gratis

Versione: 3.8.4.2

Dimensione: 0.3Mb

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SQLite 3 è il tool che permette di gestire un database da linea di comando, in modo completamente gratuito. Ottimo per chi sta iniziando i primi passi nel mondo dei database, comodo per chi desidera metter su un DB velocemente e perfetto anche per i professionisti del settore, ecco come utilizzare nel migliore dei modi SQLite 3.

Come funziona SQLite 3?

Essendo un tool eseguibile, SQLite non ha bisogno di installazioni ed è perfetto per chi utilizza un sistema operativo Windows. Per utilizzarlo basta scaricare l'eseguibile disponibile su HTML.it. Il file è contenuto in una cartella compressa: esportiamolo e facciamo doppio click per avviarlo.

Una finestra stile DOS ci permetterà di eseguire tutte le nostre operazioni da linea di comando, proprio come accade per gli altri DBMS.

La prima operazione da fare è creare oppure aprire un file esistente contenente informazioni su un database. Per farlo utilizziamo il comando:

.open NOMEDELFILE;

Come nel classico SQL, è importante non dimenticare mai i segni di punteggiatura: al termine di ogni operazione atomica bisogna concludere la frase con un punto e virgola.

Se il file NOMEDELFILE esiste, allora verranno richiamati tutti i dati salvati all'interno del database che contiene mentre qualora il file non esistesse verrebbe creato nella stessa directory dove è stato posizionato l'eseguibile SQLite 3.

Con il comando .help possiamo ottenere informazioni sul tipo di comandi disponibili all'interno del programma. Tra queste, troviamo anche quella per creare un nuovo schema di database all'interno del file aperto. Scriviamo il seguente comando:

.schema NOMEDELLOSCHEMA;

Se lo schema di database esiste, allora verrà selezionato uno schema già esistente altrimenti verrà creato un nuovo schema con il nome selezionato. Di base, lo schema sarà vuoto: per riempirlo dobbiamo utilizzare il comando di creazione di tabelle

create table NOMETABELLA (nomecampo tipocampo vincoli);

Ad esempio, una valida istruzione di questo genere potrebbe essere CREATE TABLE Prodotti (IDProdotto INTEGER PRIMARY KEY, Colore varchar(25), Prezzo double);

Creato un file, un database, e una tabella mancano solo i dati da inserire all'interno di essa. Le istruzioni di inserimento, come quelle di creazione di uno schema, sono in pratica scritte SQL puro. Ciò significa che, rispettando la semantica comune a tutti i DBMS, l'inserimento avverrà con la seguente istruzione:

INSERT INTO nometabella (nomecampo1, nomecampo2) VALUES (valore1, valore2);

Seguendo l'esempio precedente, una valida istruzione di inserimento potrebbe essere INSERT INTO Prodotti (IDProdotto, Colore, Prezzo) VALUES (1,'Blue',23.3);.

Che cosa succede se proviamo a violare uno dei vincoli inseriti su un campo? Se ad esempio provassimo a violare il vincolo di unicità all'interno della tabella Prodotti creando un record con lo stesso IDProdotto del precedente, SQLite 3 ci avviserebbe con un errore:

Error: UNIQUE constraint failed: Prodotti.IDProdotto;

L'errore ci indica esattamente in quale campo e in quale tabella si è verificata l'anomalia e soprattutto di quale tipo di anomalia si tratta. In questo caso, abbiamo violato il vincolo di unicità sulla chiave primaria e il sistema ha riconosciuto l'anomalia.

Per ricevere maggiori informazioni su cosa sta facendo la nostra interfaccia da riga di comando, possiamo attivare due comandi importantissimi: si tratta di STAT e ECHO. Per attivarli, basta eseguire i seguenti due comandi da interfaccia testuale:

stats ON
echo ON

Continuano a valere tutti i meccanismi di visualizzazione dati utilizzabili da qualsiasi DBMS. Per ritrovare i dati salvati all'interno del database, infatti, SQLite 3 ci mette a disposizione il comando select:

Select * from NOMETABELLA;

Continuano anche a valere i costrutti WHERE, GROUP BY, ORDER BY, JOIN e tutti gli altri meccanismi di recupero dati che vengono messi a disposizione dell'SQL.

Le modifiche ai database vengono salvate in automatico sul file che abbiamo aperto: questo significa che col comando .exit abbiamo già salvato alla chiusura tutte le novità sul nostro file. Alla riapertura del file potremo ritrovare gli schemi e le tabelle istanziate.

Ricapitolando, SQLite 3 permette di:

  • Creare un nuovo file contenente un database;
  • Creare schemi, tabelle, ed eseguire query da linea di comando.

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