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Come scaricare con Rufus BitTorrent

Rufus BitTorrent propone alcune caratteristiche di g3torrent ma con l'obiettivo principale di essere un programma semplice, essenziale e immediato
Come scaricare con Rufus BitTorrent
Rufus BitTorrent propone alcune caratteristiche di g3torrent ma con l'obiettivo principale di essere un programma semplice, essenziale e immediato
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BitTorrent è un protocollo di distribuzione e scambio dei file tramite rete P2P. Tale protocollo è ormai molto conosciuto e, in poche parole, consente di far comunicare ogni singolo computer come server e come client per scambiarsi i file. Il vostro PC può dunque condividere i file e, nel frattempo, scaricare parti di altri file, da più fonti contemporaneamente.

Senza addentrarci in tecnicismi, il modo più semplice per iniziare ad utilizzare tale protocollo è quello di dotarsi di un client che fornisce un’interfaccia facile da usare. Esistono molti client BitTorrent, come i celebri uTorrent, qBittorrent, ecc… ad altri meno conosciuti.

Oggi approfondiremo come scaricare, installare e utilizzare Rufus Bittorent. Tale client nasce da g3torrent, un altro client bittorrent scritto in python, ma è stato ampiamente rivisto nelle meccaniche e nelle caratteristiche.

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Al primo avvio potreste rimanere sorpresi dall’interfaccia grafica che risulta semplice, immediata senza fronzoli. L’interfaccia rimane tuttavia molto simile a quella di altri client torrent, dove troviamo nella parte superiore i file in download, e nella parte inferiore tutte le varie informazioni su di esso. Le impostazioni di default saranno, nella maggior parte dei casi, sufficienti per procedere al download dei file: il programma infatti non prevede alcun wizard di configurazione.

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Per iniziare a scaricare quello che desiderate, non vi resta che scaricare un file torrent e aprirlo tramite Rufus, semplicemente cliccando su File->Add torrent.

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Una volta aggiunto uno o più file, vi basterà cliccare sul tasto Play per iniziare il download. Se il vostro file ha un numero di fonti, detti Seed, sufficienti, allora appena qualche minuto dopo il download si attiverà. Nella parte superiore potrete leggere il nome del file, la dimensione, la percentuale e la barra di avanzamento, la velocità di download e upload, ed altre informazioni aggiuntive.

Queste informazioni saranno già sufficienti per capire lo stato di avanzamento del download, ma per carpire ogni altro dettaglio, vi basterà cliccare su uno dei download in corso e consultare i dati posti nella parte inferiore.

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Le schermate sono suddivise tramite diversi tab: il primo, mostra lo stato attuale e tutti i peer collegati a noi, ovvero tutti gli utenti che ci stanno fornendo parti del file; il secondo tab offre invece diversi dettagli tra cui le statistiche di connessione, informazioni dettagliate sui file ed altre statistiche come la media dei seed/peers.

Viene poi fornito un grafico che mostra l’andamento del download e dell’upload nel tempo; gli altri tre tab consentono di assegnate gli slot agli utenti amici, di leggere i messaggi di log e di attivare un RSS reader.

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Fino a questo punto Rufus BitTorrent offre le stesse caratteristiche di altri client, ma cosa lo distingue dalla concorrenza? Non molto in effetti, non a livello di funzionalità utente perlomeno. Gli utenti poco esperti, infatti, difficilmente noteranno novità degne di nota ma esistono comunque delle differenze.

Secondo l’autore, a differenza di g3torrent, sono stati risolti diversi bug e sono state rimosse tutte quelle meccaniche che potevano causare un ban permanente presso qualche tracker. Nonostante il pannello delle opzioni consenta diverse modifiche per utilizzare al meglio il programma, Rufus non è mai macchinoso e facile da usare; a differenza di atri client come uTorrent poi, non è presente alcuna pubblicità.

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Purtroppo non vengono rilasciate nuove versioni del software da qualche tempo, ma nonostante questo il software continua a funzionare anche su Windows 10 e Linux. Rufus BitTorrent è open source, ovvero il codice sorgente del programma è disponibile su sourceforge e potrete scaricarlo e modificarlo liberamente: naturalmente sarà necessario avere capacità di programmazione in Python. Per tutti gli altri, non resta che mettere alla prova l’ultima versione del programma.

[Immagine in evidenza: Shutterstock]

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