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Allo, l'app intelligente di messaggistica di Google

Cos'è e come si utilizza Allo, la nuova app di messaggistica di Google
Allo, l'app intelligente di messaggistica di Google
Cos'è e come si utilizza Allo, la nuova app di messaggistica di Google
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Allo è la nuova applicazione di messaggistica di Google sviluppata sia per dispositivi Android che iOS. Si tratta di un prodotto che inevitabilmente andrà a confrontarsi e scontrarsi con i vari WhatsApp e Messenger ma che tuttavia introduce alcune novità davvero molto interessanti. Allo, infatti, è smart ed integra una vera e propria intelligenza artificiale.

ALLO, un'app con un cervello

Big G, infatti, ha introdotto un’intelligenza artificiale in grado di interagire con naturalezza con l’utente, anche all’interno delle chat. Questo assistente sarà in grado di introdursi all’interno delle conversazioni, fornendo risposte automatiche o suggerendo luoghi e punti d’interesse da raggiungere. Per esempio, gli utenti potranno fare domande dirette all’assistente virtuale come conoscere il meteo di un luogo, trovare un ristorante vicino alla propria posizione e tanto altro.

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Questa intelligenza artificiale potrà, poi, anche suggerire un certo tipo di risposta da dare all’interlocutore. Gli utenti, dunque, potranno selezionare la risposta senza doverla scrivere. In ottica di esperienza d’uso è un significativo passo in avanti. Questo assistente virtuale, tuttavia, al momento è disponibile solamente in lingua inglese e dunque in certe situazioni la sua utilità diminuisce, in attesa, ovviamente, che arrivi la localizzazione italiana. L’app, comunque, è già interamente tradotta in Italiano.

ALLO, come si utilizza

Se l’intelligenza artificiale è la più grande novità di Allo, non bisogna dimenticare che di base è un’applicazione di messaggistica simile a WhatsApp o Messenger. L’interfaccia risulta ben fatta anche se non particolarmente elaborata. Il setup richiede l’inserimento del numero di telefono per ricevere un codice che servirà per l’autenticazione. Trattasi della medesima procedura di login di WhatsApp. Nessuna registrazione è richiesta. Da evidenziare che Allo richiede il consenso per l’accesso a molti servizi del telefono. Negando i permessi, molte funzioni potrebbero non funzionare. Gli utenti potranno poi agevolmente scoprire i contatti che utilizzano già l’app ed inviare gli altri ad utilizzarla.

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La gestione delle chat, intelligenza artificiale a parte, è simile a quella delle altre app simili. Avviata la conversazione con il contatto, presente anche la possibilità di creare chat di gruppo, gli utenti potranno non solo inviare messaggi ma anche condividere immagini, emoji e strikers.

Molto curato anche l’aspetto della privacy. Allo dispone di una modalità “incognito” che protegge le conversazioni attraverso una sistema di crittografia end-to-end. Lo stesso livello di protezione non è disponibile per le normali chat perché questo impedirebbe all’assistente virtuale di poter intervenire.

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Sempre dal punto di vista della gestione della privacy, Allo permette di configurare, anche, un tempo limite oltre il quale i messaggi saranno automaticamente cancellati.

Globalmente, dunque, l’utilizzo di Allo risulta molto intuitivo e non tanto diverso da quello delle altre app analoghe. Da evidenziare, infine, che l’assistente virtuale può essere richiamato all’interno di ogni chat manualmente, semplicemente digitando la parola “@google”.

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